Ricette per studenti vagabondi
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Il sole, che meraviglia… i raggi sulla pelle riscaldano e illuminano la mia giornata, per fortuna, visto che in ufficio questa mattina è stato un infermo 🙂 , meno male lavoro part – time e così allo scoccare delle ore 12.00, ho timbrato il mio cartellino e sono uscita pensando a come riempire il pomeriggio…
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In questi giorni mi sento molto attiva per quanto riguarda le ricette, per il resto caliamo un velo pietoso 🙂 , quando mi alzo alla mattina ho dolori ovunque e ora che mi rimetto in sesto passano come minimo due ore 🙂 , ma lasciamo perdere. Dicevo, sto sperimentando un po di cosine ma guardando…
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Pensavo in questi giorni a qualche ricettina da dare ai miei “due fidanzatini” che quest’anno frequenteranno la stessa università, (o la va o la spacca 🙂 io li ho già avvisati 😛 ) una ricetta quindi veloce, buona e anche sostanziosa, perché come mamma vuoi che la pasta sia condita solo con olio e parmigiano? …
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“Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla…
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Non so voi, ma io faccio sempre più fatica ad alzarmi alla mattina… Dicono che quando uno invecchia dorme meno… A me succede il contrario…Dormirei sempre altro che soffrire d’insonnia 😆 Ricominciamo la settimana con un contorno facile facile e gustoso, a prova di studente. Bene studenti e studentesse, siccome so che voi ci tenete…
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Con questo porridge apro ufficialmente le porta ad una delle due nuove pagine che ho inserito nel blog, “Ricette per studenti vagabondi”. Questa pagina è dedicata in primis ai miei figli, perché come qualcuno già sa, Pietro l’anno prossimo vorrebbe iniziare l’università della Montagna a Edolo e questo non gli permetterà di rientrare a casa…
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A dire il vero non è neanche una ricetta ma fa parte di me come una coperta calda che riscalda nelle giornate fredde e piovose che accompagnano l’inverno…. E’ un piatto che fa parte della mia vita da quando io ricordi… Il mio papà la mangiava a colazione, quando io infreddolita e arruffata mi alzavo…
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Non mi piacciono le carote! Ecco qui lo dico…. e qui lo nego… Sin da piccolina nessuno è mai riuscito a farmele mangiare… La mia mamma ha provato in tutti i modi ma nulla, proprio non mi passavano giù… Ho un ricordo bruttissimo di una cena dove c’erano le mie zie che ai tempi erano…
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Questo lo scrivevo ieri, beh oggi è anche peggio, conoscete qualche santo protettore per i genitori? Sparate perché qui mi devo organizzare 🙂 , ho perso pure la ricetta ma siccome è un piatto che preparo spesso spero di ricordarmi tutto… …Giornata di m….da, lo posso dire? Iniziamo con il fatto che Paolo ha lasciato…
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Torta salata di patate, speck, asiago e panna con qualche foglia di timo, insomma ‘na botta de vita 🙂 e non poteva essere diversa visto che il cuoco questa volta è Pietro, il mio secondogenito super creativo e super critico in cucina. Vi basti sapere che capisce quando cambio dado, se la carne che cucino…