Ho un ricordo molto forte legato al pane e salame o al pane e bologna scegliete voi, comunque legato al panino imbottito.:-) . Dovete sapere che il mio papà esperto viaggiatore solo per luoghi montani, non avendo mai preso la patente e non sapendo manco andare in bicicletta ci ha sempre “trasportati” nei luoghi di villeggiatura con i pullman o come li chiamavano una volta, con la corriera. D’estate andavamo per la nostra vacanza di gruppo (circa 25/30 persone 🙂 ), in quel luogo meraviglioso che è Santa Caterina Valfurva, più precisamente al Rifugio Branca nello splendido scenario del Ghiacciaio dei Forni, di cui purtroppo ora rimane ben poco… Bene, si partiva dalla stazione di Lecco con il treno e si arriva a Tirano, dove aspettavamo la coincidenza con il pullman che ci avrebbe lasciati a destinazione. Proprio vicino al Santuario di Tirano c’era e magari c’è ancora, un piccolo alimentari e li si faceva la merenda mattutina, quel languorino che visto l’ora arrivava perché si partiva molto presto e bisognava assolutamente placare questo buco nello stomaco. Non so per quale ragione, ma quel panino imbottito, ha un’importanza nel mio cuore pari a quello di un banchetto nuziale. Il profumo di quel panino e di quel salame era davvero impareggiabile… Mi pare di sentirlo ancora…
Comunque vi ho raccontato tutta questa tiritera per dire che questo è il pane perfetto per quelle fette di salame che vedete nella foto, insomma un pane meraviglioso che ho realizzato tempo fa grazie alla ricetta della mia amica Terry che sulla panificazione con lievito madre è davvero il top 🙂
Ho fatto qualche minima variazione perché ho sostituito alcuni ingredienti che non avevo ma per il resto questo pane rimane favoloso come il suo 🙂
Ingredienti:
Per il lievitino:
- 50 gr di lievito madre
- 500 gr di acqua a temperatura ambiente
- 200 gr di farina Manitoba
Per l’autolisi:
- 200 gr di semola rimacinata di grano duro
- 100 gr di farina tipo 2
- 100 gr di farina 00
- 200 gr di acqua a temperatura ambiente
Impasto finale:
- Lievitino
- Autolisi
- 1 bustina da 5 gr di malto diastasico
- 50 gr di crusca d’avena
- 10 gr di sale fino
- 70 gr di acqua
- Olio per la ciotola
- Semola integrale per la stesura e per lo stampo
Procedimento:
Vi sembrerà una cosa difficile ma non lo è assolutamente, dovete solo rispettare i tempi e avere pazienza, il pane si fa da se credetemi, mettete in pratica quello che vi dicevo nel post della lentezza, fare il pane è una terapia per l’anima e aiuta a rilassarsi, quindi prendetevi tutto il tempo che vi serve ed iniziate, tra una lievitazione e l’altra, potete rilassarvi, leggendo, sorseggiando una tazza di te, facendo i lavori domestici, oppure anche nulla, avete mai provato a stare fermi e non fare nulla? Bisogna educarsi è davvero molto molto difficile!
grazie Pixabay
Iniziamo! La pasta madre deve essere arzilla, quindi appena rinfrescata. Per prima cosa preparate il lievitino mescolando la pasta madre, l’acqua e la farina previste. In una ciotola molto semplicemente con una forchetta. Coprite con la pellicola e lasciate riposare. Io questo procedimento l’ho fatto circa alle 20.00 di sera, quindi dopo 3 orette a temperatura ambiente ho riposto il lievitino in frigorifero fino alle 14.00 del giorno dopo. A questo punto l’ho tolto da frigorifero e preparato l’autolisi con gli ingredienti previsti, ho unito il lievitino e lasciato riposare a temperatura ambiente per un’oretta buona.
Ora è tutto pronto per l’impasto finale: Nella planetaria mettete il lievitino (a cui avrete già aggiunto l’autolisi) e tutti gli ingredienti come sono segnati nell’elenco, impastate con il gancio per almeno 7/8 minuti, l’impasto deve risultare elastico e ben incordato. Versate il tutto in una ciotola capiente e ben oleata e fate delle pieghe verso il centro. Lasciate riposare e ad intervalli di 30 minuti fate 3 volte questa operazione. Ora lasciatelo riposare fino a quando non raddoppierà di volume. I tempi d’attesa sono sempre variabili, dipende dalla temperatura che avete in cucina, dalla stagione e dalla potenza del vostro lievito, di seguito vi consiglio delle musiche che possano aiutare la pasta a fare del suo meglio (ovviamente scherzo, ma a me fanno tanto stare bene 🙂 🙂 )
Colonna sonora dell’attesa
Ovviamente il tocco finale per la massima lievitazione è il mix di Ed Sheeran con Bocelli ♥
Ma continuiamo con il nostro pane che il salame ci aspetta 🙂
Ora infarinate il piano di lavoro, versate l’impasto e senza lavorarlo troppo dategli una forma rettangolare e fate una piega a tre, girate di 90° e ripetete un’altra serie di pieghe a tre, formate una palla e arrotondate l’impasto con la pirlatura. In una cesta da lievitazione mettete un canovaccio ben infarinato con la semola integrale. e deponete l’impasto con la chiusura sopra. Mettete la cesta con l’impasto in una busta per alimenti, chiudete bene e lasciate riposare per tutta la notte o comunque per 12 ore in frigorifero, quindi ascoltatevi questa favolosa canzone della grande Mina e andate a riposare, perché non è finita 🙂 .
Ed eccoci al giorno dopo! Siete andati in ufficio, oppure in giro per delle commissioni o ancora avete lavato tutte le rampe di scale della vostra casa e tempo di rilassarsi con l’impasto ed il profumo di pane.
grazie Pixabay
Accendete il forno al massimo, il mio arriva a 250°, togliete l’impasto dal sacchetto senza farlo acclimatare e rovesciatelo sulla teglia per la cottura che avrete ricoperto di carta forno fate dei tagli con una lametta ben affilata e informate. Io sul fondo del forno per creare l’umidità metto un pentolino vecchio d’alluminio pieno d’acqua. Poi ho seguito il consiglio di Terry e con una bacinella d’acqua, per i primi 30 minuti ho aperto il forno e spruzzato sulle parete dell’acqua fredda. Ora dopo questo tempo i pane si sarà già bello formato, toglietelo dalla teglia e mettetelo direttamente sulla griglia del forno, abbassate la temperatura a 220° e proseguite la cottura per altri 15 minuti. ed ora è tempo di darci un incoraggiamento e mentre finisce il tempo di cottura, possiamo anche batterci la mano sulla spalla e dire è quasi fatta, ed è tempo di questa musica, a tutto volume ovviamente!
Ultimo passaggio 🙂 . Ora accendete la funzione ventilato abbassate la temperatura a 200° e finite di cuocere, capirete quando il pane è pronto, quando bussando con il pugno sul fondo del pane il suono risulterà vuoto/sordo.
A questo punto lasciatelo raffreddare e tagliatelo a fette e guarnitelo con del salamino stagionato!!!!! E finalmente e come se avessimo vinto i mondiali ed è doveroso fare la ola cantando questa canzone! Tutti insieme mi raccomando!
Lo so post lunghissimo e forse per alcuni anche complicato, magari anche un po’ diverso dal solito e spero di avervi anche divertito, ora vi lascio per tutta la settimana tranquilli, anche io avrò una settimana abbastanza piena con colloqui e riunioni varie, per darvi appuntamento al 1 dicembre con le amiche di #seguilestagioni e anche qui ci saranno meraviglie!
Buona settimana a tutti!
26 Comments
Sabrina di Delizie & Confidenze
7 Dicembre 2018 at 12:18
Mamma che meraviglia questo pane!!!!
Formidabile!!
E che belle le altre foto anche!
Un abbraccio
Elena Valsecchi
7 Dicembre 2018 at 12:27
Ciao Sabrina ma grazie! Un bacione grande!
tizi
29 Novembre 2018 at 12:07
terry è una garanzia per i panificati e tu sei stata bravissima a preparare questo pane! mi hai fatto venire una fame che non immagini neanche 🙂
buona giornata!
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:15
Terry è bravissima davvero e questo pane ne è la dimostrazione, ho seguito alla lettera tutte le istruzioni ed è venuto davvero buono, grazie cara! Un bacione!
carla emilia
27 Novembre 2018 at 16:11
Troppo bello questo post Ely, e sulla lentezza la dice lunga… Sulla bontà del pane non ci piove, vorrei proprio averne due belle fette per procedere con il salame! Bacioni
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:16
Ciao Carla, grazie di cuore!!!! Tu porta il salame che io faccio il pane! Un bacione!
Daniela
26 Novembre 2018 at 22:55
Chi resiste davanti ad un pane così speciale e bellissimo con sopra le fette di salame?
Io no di sicuro, mi ci fiondo anche senza molta educazione e finezza :-))
Un bacio e buona settimana
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:17
Ciao Dany con il pane e salame l’educazione non esiste, bisogna essere genuini 🙂 Grazie cara!
speedy70
26 Novembre 2018 at 17:53
Fantastico il tuo pane, complimenti!!!!!
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:25
Ciao Simona ma grazie mille! Un bacione 🙂
saltandoinpadella
26 Novembre 2018 at 17:13
Che bei ricordi. Non c’è niente da fare, il pane fatto in casa ha una magia speciale. Io poi ho un debole per i pani nordici, integrali e con tanti semi. Non ti dico che fame mi ha fatto venire la foto con il salame. Il panino al salame è il top, secondo me batte tutti gli altri salumi
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:25
Ciao Elena, io adoro il pane con la frutta secca e i semini 🙂 e il pane e salame è il mio desiderio segreto, a volte ci ceno anche se sono da sola 🙂 grazie e un bacione grande!
zia Consu
26 Novembre 2018 at 16:53
Grazie x averci regalato questi ricordi 🙂 il pane è perfetto e con il salame sarebbe una merenda perfetta anche x me 😛
Elena Valsecchi
4 Dicembre 2018 at 14:26
Ciao Consu chi non farebbe merenda con pane e salame? 🙂 grazie detto da te è un grande complimento! Un bacione!!!!
edvige
26 Novembre 2018 at 14:54
Buono ma non so panificare e poi nessuno mangia pane o quasi. Buona settimana ancora bacio.
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 16:02
Edvige cara, per panificare c’è sempre tempo 🙂 un bacione grande e grazie di cuore!
ipasticciditerry
26 Novembre 2018 at 14:28
MERAVIGLIA!! Grazie infinite, post bellissimo e pane superlativo! Grazie per la fiducia, sono contenta di esserti stata di aiuto con i miei consigli. Direi che a canzoni ci somigliamo molto .. abbiamo gli stessi gusti.
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 16:03
Ma cara Terry grazie a te per la precisione nel descrivere la ricetta è venuto bene grazie alla tua bravura! Un bacione grande!
p.s. Per la musica è la nostra musica 🙂
simona milani
26 Novembre 2018 at 14:05
Ho amato questo post dalla prima all’ultima riga!
Quanti ricordi, del pane e bologna portato in gita con l’oratorio, anche con la frittata, ma sai che buonoooo?!
E che bello ricordare insieme a te…e virtualmente accompagnarti in questo percorso di panificazione che, purtroppo io non faccio mai….sono senza pazienza!!!!
Dai, fammi su un panino che arrivo lì, porto un vinello buono o una birretta….scegli tu!
Bacione
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 16:05
Ohh Simo, pane e frittata ma che buono è???? Sai che quando vado a fare qualche gita fuori porta lo preparo ancora? Porta un bel vino rosso che con il salame ci sta da Dio e facciamo merenda insieme! Baci amica mia!!!
Laura De Vincentis
26 Novembre 2018 at 10:58
Anche io ho il mio panino e salame del cuore. Quello di una gita a montevecchia con mia zia e mio cugino, un panino così buono infarcito di salame, amore e ricordi non riesco proprio a ritrovare più nei tanti panini e salame che mi capita di preparare. Favoloso questo pane, tutta la magia del pane fatto in casa… Un bacio
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 13:02
Laura ma quando viene a Milano da tua mamma ci dobbiamo incontrare assolutamente dai!!!! Montevecchia che bellissimo paese 🙂 grazie mille tesoro!
ipasticciditerry
26 Novembre 2018 at 14:27
Laura Montevecchia è qui, di fronte alla mia finestra … ricordati quando ci torni! ♥
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 16:05
Dobbiamo assolutamente incontrarci donne!!!!
daniela64
26 Novembre 2018 at 10:31
Ciao Ely anch’io ho un ricrodo molto intenso del pane e salame della mia infanzia , ancora adesso mi piace moltissimo . Complimenti per il pane che hai realizzato , davvero perfetto, impossibile resistere al tuo pane e salame . Un abbraccio, buona settimana Daniela.
Elena Valsecchi
26 Novembre 2018 at 13:03
E chi resiste davanti a un bel panino con il salame? Nessuno immagino! Grazie mille Dany e buona settimana!